La Grande Guerra

La Grande Guerra

Questo percorso si snoda tra resti e le testimonianze della I Guerra Mondiale nei luoghi più combattuti dal fronte italiano. Non c’è luogo toccato da questo itinerario che non abbia visto battaglie e distruzioni. L’itinerio si pratica su strade secondarie in un continuo saliscendi alla scoperta dei cippi e dei monumenti ricordanti i luoghi della Grande Guerra.

Il percorso

Dal centro di Gorizia, vero e proprio simbolo della Grande Guerra sul fronte isontino e riconquistata il 9 agosto del 1916 dopo la Sesta Battaglia sull’Isonzo, si prosegue in direzione PiumaOslavia dove è presente un ossario che raccoglie le spoglie dei soldati caduti nelle diverse battaglie combattute nella zona di Gorizia e Tolmino.
Proseguendo in salita si tocca il paese di San Floriano del Collio, danneggiato gravemente durante la I guerra mondiale, dalla quale cima si possono osservare le splendide colline del Collio italiano e sloveno.

Scesi dal paese, girando a destra, si imbocca la strada che porta al Monte Calvario, uno dei rilievi che fu baluardo della testa di ponte austroungarica a difesa di Gorizia, la cui  conquista da parte delle truppe italiane fu tentata più volte con notevoli perdite di vite umane.
A testimonianza di questo, lungo la salita di circa 3 km, si possono incontrare vari cippi commemorativi. Sulla cima del monte troviamo un’obelisco e la zona detta delle “Tre Croci“.

Dal monte si domina l’Isonzo, la piana di Gorizia e si possono vedere chiaramente il Collio, il Monte Santo, il Monte San Gabriele nonché il Monte San Michele più a sud, che si raggiungerà dopo la discesa e 15 km di facile pianura, attraverso Farra d’Isonzo Gradisca e Poggio Terza Armata.

In località Peteano si inizia la salita al Monte San Michele (3,3 km  a 6%). Il monte fu teatro di diverse battaglie per la conquista, da parte dell’esercito italiano, della sua cima che dominava la bassa valle dell’Isonzo e e che permetteva di tenere sotto controllo la città di Gorizia.
Sul monte, dichiarata Zona Sacra nel 1922, vi consigliamo una visita al Museo della Grande Guerra, alla Galleria Cannoniera della Terza Armata, utilizzata dall’esercito italiano e alla caverna austriaca del Generale Lukachich.

Terminato l’itinerario sul San Michele, si raggiunge San Martino del Carso, una piccola frazione immersa nella tranquillità della natura carsica che, nel 1915, si trovò proprio nel cuore del fronte. Completamente distrutta dai bombardamenti, è diventata famosa in tutta Italia (e non solo) grazie alla poesia di Giuseppe Ungaretti.
Passando attraverso il Carso goriziano, teatro di aspre battaglie, si ritorna a Gorizia passando per Gabria e Savogna d’Isonzo.

Caratteristiche

TIPOLOGIA: strada con salite


LIVELLO: medio / impegnativo
DISTANZA: 52,6 km
DISLIVELLO: 1.006 m
PERCORRENZA: 2:15 h – 3 h  -senza soste
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